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Chi siamo

Le parole della Comunità Educante...

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La Comunità Educante

La Comunità Educante Evoluta Zisa Danisinni è un luogo fisico e mentale che nasce dall’incontro di diverse professionalità operanti nel territorio Zisa con la finalità di contrastare la povertà educativa. 

Le nostre azioni mirano a sviluppare consapevolezze e aspirazioni nei bambini, negli adolescenti e nei giovani del territorio.

Mirano dunque a rafforzare le competenze di base e trasversali, a promuovere il successo scolastico attraverso l’attivazione di processi integrati tra le agenzie educative territoriali e di percorsi individualizzati e di gruppo. 

La Comunità Educante alla Zisa nasce dal progetto “Centro Tau 2020 – generare comunità educanti e processi convergenti alla Zisa” avviato nel 2017 e conclusosi nel 2020. Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione con il Sud, da Save The Children Italia, dalla Fondazione Peppino Vismara e da EnelCuore (Onlus). 

La Comunità Educante Zisa Danisinni nella sua “fase 1” è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il Contrasto alla povertà educativa minorile. Si rivolge in questa prima fase a circa 700 giovani tra i 5 e i 14 anni e alle loro famiglie. 

Punti strategici del progetto sono i Poli, beni comuni da adeguare e rendere fruibili alle nuove generazioni. Nei Poli viene potenziata l’offerta educativa del territorio attraverso arte, cultura, musica, nuove tecnologie capaci di generare pratiche innovative di creatività e cittadinanza.

La Comunità Educante è “Evoluta”: si propone di sviluppare percorsi innovativi di creatività e cittadinanza attiva coerenti con gli Obiettivi Mondiali dello Sviluppo Sostenibile 2030 primo fra tutti l’istruzione di qualità.

Stiamo lavorando alla “fase due” che vede un accompagnamento dalla nascita fino all’inserimento lavorativo per una crescita della persona e del territorio. Abbiamo già ottenuto, grazie al Comune di Palermo, la ristrutturazione dell’Asilo Nido Galante di Piazza Danisinni che sarà restituito ai bambini della fascia 0-3. Lavoriamo per un patto comunitario territoriale che preveda un’alleanza “dalla nascita al lavoro”.

La Comunità si evolve...

I Poli si sono trasformati lentamente in qualcosa di più grande, rafforzando l’immagine da cui eravamo partiti nella loro progettazione: luoghi fisici ma anche mentali, una maniera di concepire l’istruzione, la crescita e la valorizzazione dei ragazzi.

La comunità in poco tempo è diventata più grande: si sono aggiunte le famiglie, la fascia 0-5 anni e quella dai 14 in su: per accompagnare dalla nascita fino all’ingresso nel mondo del lavoro.

Siamo partiti sviluppando cinque Poli, due Poli Infanzia (nei plessi scolastici Pascoli-Gabelli e Scipione Di Castro), due Poli Adolescenza (nel plesso scolastico Bonfiglio e al Centro Tau) e il Polo Fattoria Sociale a Danisinni. Ne abbiamo aggiunti altri due: il Polo Musicale presso il Convento dei Cappuccini dove si formeranno i bambini della comunità istruiti dagli allievi del Conservatorio, e il nostro Polo Zero, il gradino mancante da oltre dodici anni nel processo educativo comunitario, l’asilo nido Galante, meglio noto a Danisinni come A’ Maternità. Pensiamo che i luoghi non siano mai spazi neutri, ma la somma delle relazioni tra persone, sono ciò che lì si costruisce partendo dal desiderio.

Anche questo sito, realizzato all’interno del progetto “Centro Tau 2020”, vuole essere un punto di incontro e di scambio di visioni e informazioni.

Partner di progetto

L’Associazione Inventare Insieme (onlus) è il soggetto responsabile che in sinergia con gli altri 13 partner da vita alla Comunità Educante Evoluta Zisa Danisini

Le nostre iniziative

L'Appello dei diritti
Pa' Maternità

Dicono della Comunità Educante...

provenzano
"Dovete continuare a battervi per l’ambiente come state facendo. Dobbiamo fare del Sud il luogo dove sperimentiamo un nuovo modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale e sociale. Perché i costi di una trasformazione verso un’economia sostenibile non vanno pagati dalle fasce più deboli"
Giuseppe Provenzano
Ministro per il sud
Borgomeo
“La povertà educativa non è solo un tema della scuola ma della comunità e i progetti devono mettere in moto settori interculturali. Bisogna smettere di pensare che lo sviluppo territoriale sia staccato dallo sviluppo sociale”.
Carlo Borgomeo
Presidente di Con i Bambini
leoluca
"Noi siamo impegnati perché la povertà educativa non sia considerata un problema solo della scuola. Occorre dare un segnale di riequilibro al territorio: la coesione territoriale porta alla coesione sociale. C’è un processo di contaminazione positiva in termini culturali. L’essere comunità è l’alternativa per liberarsi dalla logica degli egoismi e dalle appartenenze ai gruppi"
Leoluca Orlando
Sindaco di Palermo
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"Questo progetto è un percorso su cui mettere in atto scelte di pedagogia capaci di interpretare le dinamiche sociali e i bisogni del territorio per accompagnare bambine e bambini, adolescenti e le loro famiglie verso la crescita in armonia"
Giovanna Marano
Assessore delle Politiche giovanili
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"Occorre ripensare il nostro modello di convivenza umana a partire dall’educazione dei bambini. La povertà educativa è la povertà di futuro, dobbiamo riempire questi luoghi di povertà attraverso cultura, arte, conoscenze".
Francesco Di Giovanni
coordinatore di Inventare Insieme (onlus)
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"Per un insegnante, per un educatore, per un volontario è fondamentale ricreare speranza, rompere la ‘disperanza’. L’impegno comune è una infrastrutturazione materiale, sociale e formativa che da soli non si può fare. La comunità parta sempre dalla piena valorizzazione della relazione"
Marco Rossi Doria
Maestro di strada
salvatore_pirozzi
"Bisogna integrarsi: mettere in comune le nostre risorse. Bisogna costruire un altro campo di gioco in cui la scuola incroci altri saperi e in questo gioco tra diversi attori costruire altre forme di discussione"
Salvatore pirozzi
Maestro di strada
ph © rosellina garbo 2017
"La comunità educante è come una sinfonia, la magia sta proprio in quello che riescono a creare tutti gli strumenti insieme: diventare un’unica cosa pur rimanendo sé stessi"
Gregorio Bertolino
Direttore del Conservatorio di musica Alessandro Scarlatti di Palermo
maria
“L’essenziale è fare bene il proprio lavoro e farlo oggi significa essere veramente vicini ai bambini accertandosi che non manchi niente”
Maria Alvich
Insegnante Gabelli
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“La parola può salvare. Permette di comprendere cosa è stato e cosa sta succedendo, generando così una trasformazione e una rilettura della propria esperienza che può risignificarsi e può essere condivisa”
Angelo Scuderi
Psicologo Arpi
morello
“Spero di tirar fuori da questi ragazzi speranze, desideri, sogni, spero di essere quella presenza in grado di fare la differenza e che li renda felici al pensiero di scoprire e di apprendere”
Annalisa Morello
Bollini
"La musica è la forma d'arte che parla una lingua universale e l'educazione all'ascolto aiuta i bambini e ragazzi all'attenzione all'altro da se."
Mussi Bollini
Vice Direttrice Rai ragazzi
gianna
"il grande valore della comunità educante è l’aver costruito un tessuto di fiducia, i Poli sono diventati luoghi di fiducia"
Gianna Cappello
Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo
nicoletta purpura
"C’è un mutamento antropologico che ci porta sempre a considerarci in contrapposizione con gli altri da cui ci sentiamo diversi. La chiave è la comunità inclusiva e solidale"
Nicoletta Purpura
Istituto Arrupe
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"La scuola oggi si deve aprire a 360 gradi da soli non si può fronteggiare la crisi che ci ritroveremo ad affrontare. Bisogna costruire comunità educanti fuori e dentro le mura della scuola; la scuola deve essere nelle strade, nei parchi e deve comprendere le fragilità delle famiglie, rilanciare il tessuto sociale. La comunità educante deve farsi tessuto per ricucire la società"
Valentina Chinnici
Cidi
catalano
"Dobbiamo rendere il quartiere un luogo educante e di riflesso renderlo bello, insegnare la sostenibilità, trasformare gli spazi in spazi di crescita"
Valeria Catalano
Dirigente scolastica dell’Istituto Colozza Bonfiglio
giacchino
"A volte si inizia un percorso convinti di insegnare ad altri e invece si finisce per imparare. Per questo abbiamo voluto far uscire i nostri allievi dall’accademia: insegneranno ma insieme impareranno molto"
Paolo Giacchino
Docente del Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo
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"Partecipiamo alla Comunità Educante con spirito di servizio e con la consapevolezza che l’arte stia cambiando il volto di questa città"
Valentina Console
Docente dell’Accademia di Belle Arti
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"Se non fossimo stati parte di una comunità educante si sarebbe registrato un alto livello di dispersione scolastica. Non è avvenuto grazie all’impegno di tutti gli enti partner, ognuno nel suo campo hanno messo in moto enormi energie"
Francesca Lo Nigro
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"Poterci pensare oggi come comunità educante significa mettere in gioco le nostre risorse e pensare che il paesaggio esteriore possa essere coniugato con il paesaggio interiore di chi ci vive".
Fratel Mauro
parrocchia di Sant'Agnese
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"il coro è un’attività capace di andare oltre la sua stessa essenza, perché realizzare competenze trasversali importantissime, come l’abitudine all’ascolto e all’attenzione".
Pia Tramontana
Maestra del coro della Comunità Educante Evoluta Zisa Danisinni

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